Notizie

Rinaldi parla di un 2021 ‘non ottimo’, del nuovo compagno di box per il 2022 e mette a tacere le critiche

Friday, 3 September 2021 10:20 GMT

Il riminese è alla sua prima stagione nel team ufficiale Ducati dopo un grande 2020. L’annata da rookie nella classe regina per lui finora è impegnativa

L’eccezionale stagione 2020 nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike che ha visto protagonista Michael Ruben Rinaldi (Aruba.it Racing – Ducati) grazie a tre podi e una vittoria hanno permesso al pilota italiano di meritarsi un posto nel team ufficiale Ducati per questo 2021 che si sta rivelando impegnativo per il romagnolo che ha vinto due gare, entrambe sulla pista di casa di Misano. Prima del Round Motul di Francia Rinaldi ci ha rilasciato un’interessante intervista toccando vari argomenti e ha parlato anche del suo futuro, del nuovo compagno di box che avrà al suo fianco nella prossima annata e della pressione che deve affrontare all’interno di un team ufficiale.

 

L’ANALISI SUL 2021…

 

Le due vittorie di Rinaldi in questo 2021 sono arrivate nel Round di casa andato in scena al Misano World Circuit “Marco Simoncelli” dove ha battutto tutti in Gara 1 e nella Tissot Superpole Race. Poi però ha conquistato soltanto un altro podio: “La mia stagione finora non è stata così buona. Sento di essere un pilota migliore rispetto all’anno scorso ma purtroppo per alcune ragioni non riesco a ottenere ciò che voglio. È difficile perché a volte non ne capisci il motivo e quindi tutto questo ha un grande impatto sulla mente. Però siamo al massimo livello. Semplicemente non possiamo arrenderci, dobbiamo affrontare i problemi e riprenderci”.

 

Questa impegnativa stagione ora entra nella sua seconda metà e Rinaldi sottolinea quali saranno i suoi obiettivi personali puntando ad avere un approccio gara per gara: “Per gli ultimi Round devo cambiare il mio rendimento. Vogliamo rifarci. Il mio obiettivo è pensare a gara per gara, non alla posizione in classifica a fine stagione. Ma penso che forse possiamo arrivare quarti dato che i primi tre davanti sono davvero lontani. Provo a fare del mio meglio e a vincere quante più gare possibili”.

 

RINALDI SU COME PENSA DI METTERE A TACERE LE CRITICHE

 

Il riminese ha detto la sua anche su cosa voglia dire correre in un team ufficiale e sul come riuscire a fronteggiare la pressione. Ha in mente anche come mettere a tacere le critiche: “Correre per il team ufficiale Ducati comporta una grande pressione. Succede a tutti quelli che corrono per un team ufficiale, c’è pressione da parte dei media e della gente ma quando indossi questi colori è ancora maggiore perché i Ducatisti si aspettano tanto dal team. Io adesso non sto andando benissimo. Alcuni Ducatisti hanno fiducia in me e mi hanno aiutato. Vedo i commenti. Ma altri, forse non Ducatisti, parlano male. Al momento non guardo tanto i social ma l’unico modo per rifarsi è vincere e quindi non posso dir loro niente. Posso solo vincere e mettere a tacere le critiche vincendo”.

 

L’ARRIVO DI BAUTISTA POTREBBE ESSERE DI AIUTO PER RINALDI?

 

Dopo aver corso nel 2020 con il Team Indipendente GoEleven, Rinaldi in questa stagione ha al suo fianco Redding ma nel 2022 dividerà il box con Alvaro Bautista dopo due annate passate nel Team HRC. L’arrivo dello spagnolo potrebbe essere di aiuto per Rinaldi? “Sono contento che il mio nuovo compagno di box sia Alvaro dato che abbiamo un bel rapporto e tecnicamente parlando è più simile a me, dato che è piccolo e più leggero. In caso di problemi potrei controllare i suoi dati mentre ora non è possibile dato che Scott ha uno stile di guida totalmente diverso e la sua corporatura è completamente diversa dalla mia. Da un punto di vista umano - per quanto mi riguarda - Scott o Alvaro è lo stesso dato che un buon rapporto con entrambi”.

 

PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DI DUCATI…

 

Rinaldi ha spiegato alcuni dei punti di forza e di debolezza della sua Ducati Panigale V4 R ma ha anche detto come pensa di fare dei passi avanti nel corso di questa stagione: “Tra i punti di forza ci sono le staccate dato che sono riuscito a migliorare tanto rispetto agli ultimi anni. Il punto di debolezza forse sta nel fatto che come tutti sanno abbiamo un motore potente ma per noi è difficile scaricare tutta la potenza sull’asfalto. A volte la moto si muove un po’ e altre scivola tanto. Il risultato è che forse i nostri avversari hanno meno potenza ma sono migliori rispetto a noi in uscita curva, hanno una velocità maggiore. Il motore è davvero importante ma questi sono i cambiamenti importanti per avere potenza sul terreno. Se riusciamo a farli siamo davvero veloci”.

 

Vivi tutte le emozioni del Round Motul di Francia e della stagione 2021 con il WorldSBK VideoPass!